Lavorare all’estero: le professioni più ricercate e le mete più ambite

Tra la crisi economica e la disillusione verso la classe dirigente politica, sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono di emigrare in cerca di lavoro e di fortuna. Proprio come ai vecchi tempi. Secondo l’Istat, nel 2012 sono state 50mila le persone che hanno lasciato l’Italia: in media, 136 al giorno, oltre 4mila al mese. Si tratta per lo più di maschi di giovane età e con un alto livello d’istruzione. A seguito della “crescente voglia di fuga” certificata dal rapporto, le offerte di lavoro su portali specializzati e sui social network si sono moltiplicate. Cosa vedremo in questo post?

  1. Quali sono le mete preferite;
  2. Quali sono le professioni più ricercate all’estero;
  3. Quali canali sfruttare per la ricerca di un lavoro all’estero.

Secondo l’Istat, le mete più ambite sono: Germania, Svizzera, Regno Unito e Francia. Una non trascurabile percentuale di migranti è costituita da studenti che, dopo una vacanza o un’esperienza formativa all’estero come l’Erasmus, scelgono di lasciare l’Italia per provare a realizzarsi in un Paese un po’ più meritocratico o prospero. Non a caso il numero di studenti italiani che scelgono di completare la propria formazione all’estero è aumentato del 42% tra il 2007 e il 2010. Ancora: secondo un sondaggio dell’Eurispes del 2012, il 59,8% dei giovani italiani tra i 18 e i 24 anni e residenti per lo più nell’Italia nord-occidentale sarebbe disposto ad andare a vivere in un altro Paese. Che la si chiami “fuga di cervelli” o no, è un dato che si sta affermando sempre più e sul quale dovremmo riflettere.

Ma quali sono le professioni più ricercate all’estero? In primo luogo, spopolano sul web gli annunci per guide turistiche e animatori per i parchi divertimenti: per queste figure in genere non serve una grande esperienza precedente ma è necessaria la conoscenza almeno della lingua inglese.

Per quanto riguarda, invece, i profili un po’ più qualificati, ci basiamo sui dati emersi dall’analisi della BBC sull’indagine dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (Ocse).  L’Ocse ha raccolto i movimenti migratori avvenuti nei suoi 34 Stati membri sulla base della richiesta di manodopera straniera e la Bbc ne ha estrapolati 24: sono rimasti esclusi il Giappone, la Corea del Sud, l’Estonia, il Messico, il Cile, la Turchia, Israele, l’Olanda, l’Islanda e l’Italia.

Dall’indagine risulta che i profili più richiesti all’estero sono:

  1. Infermieri, cercati in ben 20 Paesi;
  2. Ingegneri meccanici, richiesti in Paesi in via di sviluppo come Brasile, India e Australia, ma anche in Austria, Danimarca, Francia, Germania, Spagna e Svizzera;
  3. Sviluppatori, programmatori ed esperti di elettronica, ricercati in Germania, Austria e Belgio;
  4. Medici, molto richiesti soprattutto in Germania, Svizzera, Norveglia e India;
  5. Analisti, tra i profili più ricercati in Europa, senza grandi distinzioni da nazione a nazione. L’analista si occupa infatti di fare statistiche e tagliare le spese superflue, badando a massimizzare i profitti: questo è l’obiettivo di tutte le aziende, sia pubbliche che private, ed è per questo non possono fare a meno degli analisti;
  6. Commercialisti, ricercati in Grecia;
  7. Dentisti, per i quali l’offerta si concentra maggiormente in Australia, Canada, Danimarca, Finlandia, India, Svezia e Singapore;
  8. Psicologi, cercati soprattutto dai Paesi del Nord Europa (Svezia, Finlandia, Danimarca, Norvegia), dal Canada, dall’Australia e dalla Nuova Zelanda;
  9. Farmacisti, anch’essi richiesti dai Paesi del Nord, ma anche dagli ospedali e istituti di ricerca di Slovenia, Singapore e Canada;
  10. Chimici, un futuro roseo e gratificante anche dal punto di vista economico li aspetta in Brasile, Inghilterra, Sudafrica (circa 22mila dollari l’anno), Singapore, Norvegia (si arriva anche a circa 44mila euro annui), Nuova Zelanda, Irlanda, Ungheria e Australia;
  11. Ingegneri petroliferi, ricercati in Sudafrica e Singapore, Brasile e Australia;
  12. Audiologi e logopedisti, scarseggiano in Nuova Zelanda, Singapore, Finlandia, Australia e Irlanda;
  13. Fisioterapisti, molto forti in Stati Uniti, Singapore, Canada e Australia;
  14. Chef, quelli italiani sono apprezzati soprattutto in Belgio, Inghilterra, Norvegia, Nuova Zelanda e Canada;
  15. Insegnanti, soprattutto quelli di Storia dell’arte. Essendo l’Italia un Paese conosciuto all’estero per la bellezza e l’unicità del suo patrimonio artistico notevole, è soprattutto in Australia e in Canada che queste figure vengono apprezzate.

Poiché di richieste di personale altamente specializzato ce ne sono a migliaia e variano da nazione a nazione, abbiamo pensato a questo punto di fare riferimento a una mappa delle professioni pubblicata dall’Eures (Ente Europeo per la mobilità dei lavoratori) e diffusa dal quotidiano britannico “The Guardian”. Puntando il cursore del mouse sulle sfere, ognuna delle quali corrisponde a uno Stato, si può facilmente avere un’idea del numero delle offerte di lavoro presenti e delle professioni più ricercate. La sfera più ampia, con ben 422.529 offerte, appartiene alla Germania: si cercano esperti di elettronica, macchinisti, architetti, addetti alle pulizie e alla ristorazione, operai.

Requisito imprescindibile per un’esperienza di lavoro all’estero rimane sempre – come si può facilmente intuire – la conoscenza della lingua. Almeno dell’inglese, a un livello medio-alto. Per scoprire come scrivere un Cv in inglese e una “Cover letter” accattivante, vi rimandiamo a questo post del nostro blog.

Se prima di leggere questo post avevate una ‘mezza idea’ di emigrare all’estero in cerca di fortuna e ora ne siete sempre più convinti, consultate i portali sotto elencati. Potrebbero esservi utili per la ricerca!

  • Eures, portale di riferimento autorizzato dalla Commissione Europea per la ricerca di lavoro in Europa;
  • Il blog Italiansinfuga, per confrontarsi con chi già vive un’esperienza di lavoro fuori dall’Italia e informarsi su tutti gli aspetti burocratici ;
  • Informagiovani-Italia contiene istruzioni su come scrivere i curriculum, come superare i passaggi burocratici e dà accesso a un elenco di link con siti di offerte di lavoro;
  • Eurojobs si configura come una bacheca virtuale contenente offerte di lavoro all’estero;
  • I classici portali di ricerca di personale (Adecco Monster Manpower …) cui basta aggiungere all’indirizzo la sigla del paese preferito (.uk, .esp, .fr ecc.);
  • Il sito del Ministero degli Esteri, alla voce “Opportunità” raccoglie bandi per borse di studio, informazioni su accordi di cooperazione internazionale, link con organizzazioni come la Corte di giustizia europea o l’Onu;
  • Scambi Europei, per esperienze di lavoro, stage e volontariato all’estero;
  • Vivi all’estero, una web-community che si proponeo di aiutare tutti coloro che vogliono trasferirsi all’estero per motivi di lavoro o studio;
  • Lavorare all’estero;
  • Per chi desidera cambiare continente e volare in Australia, meta ambita da moltissimi italiani, siti utili sono: http://www.lavoroinaustralia.it/ e www.employment.byron.com.au

Fonti: