La conoscenza di una sola lingua straniera per entrare nel mondo del lavoro non serve più. Soprattutto nel momento in cui l’inglese, fino a qualche anno fa considerato come la lingua più parlata al mondo, è stato scavalcato dal cinese (in tutte le sue varianti) e dallo spagnolo. Oltre alla conoscenza delle ‘classiche’ lingue europee (inglese, francese, tedesco e spagnolo), infatti, è richiesta sempre più di frequente la capacità di interfacciarsi fluentemente in lingua con mercati in via di sviluppo come quelli di Brasile, Russia, Cina e Medio Oriente. Se dunque la conoscenza della terza lingua sta acquisendo un peso sempre maggiore nelle dinamiche della selezione, quali sono le lingue più utili per trovare lavoro per noi italiani?
La classifica che abbiamo stilato si basa principalmente su due criteri:
- quanto è diffusa nel mondo una determinata lingua;
- che influenza esercita dal punto di vista economico e politico.
Ecco quali sono le lingue più utili per trovare lavoro:
- INGLESE: che fra la conoscenza dell’inglese da parte dei lavoratori e le prospettive di crescita socio-economico-culturale di una nazione ci fosse una stretta correlazione l’abbiamo già sottolineato in questo post dedicato all’importanza dell’inglese nel mondo del lavoro. Inoltre, l’inglese conta circa 500 milioni di parlanti nativi e 2 miliardi di persone che la usano come seconda lingua. È la lingua ufficiale dei commerci internazionali, dell’informatica e della burocrazia: la sua conoscenza è quindi indicata per chi intende lavorare in questi settori.
- TEDESCO: sempre più richiesta sul Curriculum degli italiani in cerca di lavoro, la conoscenza del tedesco è un requisito imprescindibile per chi lavora – o desidera farlo – nel settore bancario, finanziario e nell’automotive. La Germania, meta sempre più gettonata delle vacanze di noi italiani, è anche il nostro partner commerciale più importante: la percentuale di esportazioni ed importazioni fra il nostro Paese e la Germania è infatti molto alta. A ciò si deve aggiungere che il tedesco è parlato da quasi 100 milioni di persone nel mondo, fra Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Trentino-Alto Adige e Lussemburgo.
- SPAGNOLO: sebbene distante da inglese, francese e tedesco, la lingua spagnola può rivelarsi utile per chi desidera lavorare nel commercio internazionale e nell’engineering: la Spagna, infatti, è il quarto Paese verso cui esportiamo i nostri prodotti e il quinto per quel che riguarda l’export mondiale. Lo spagnolo ha una diffusione nel mondo seconda solo al cinese, con circa 400 milioni di parlanti nativi in 44 Paesi. Molti di questi fanno parte dell’America Latina, un’area che sta crescendo notevolmente dal punto di vista economico e sociale.
- CINESE: con un 1 miliardo di parlanti nativi, è la lingua più parlata al mondo, ma anche una delle più difficili da imparare. Perché impararla, allora? Perché la crescita della Cina è sotto gli occhi di tutti e il cinese diventerà presto una delle lingue più influenti nel panorama economico mondiale, oltre che un ottimo biglietto da visita se troverà spazio nel nostro Cv fra le lingue conosciute. La Cina è terza per le importazioni nel nostro Paese e ottava per l’export. I settori commerciali in cui questa lingua risulta particolarmente spendibile sono: Sales and Retail, Fashion e Luxury.
- RUSSO: complice l’aumento di turisti russi nel nostro Paese, il russo è una lingua che si è diffusa notevolmente nel settore del turismo, ma non solo. Parlato da 144 milioni di nativi e diffuso anche in Europa Orientale e Asia Centrale, il russo è importante per gli scambi economici e politici con l’Italia, anche perché la conoscenza dell’inglese è poco diffusa presso la popolazione. Come per il cinese, i settori in cui la conoscenza del russo può tornare utile sono Sales and Retail, Fashion e Luxury.
- ARABO: l’arabo è la quarta lingua più diffusa nel mondo, con 221 milioni di parlanti in ben 57 Paesi. Perché è importante per la carriera? Perché tutta l’economia occidentale dipende dai Paesi fornitori di petrolio, per fare un esempio. Sebbene gli scambi economici con l’Italia siano poco rilevanti, gli eventi geopolitici degli ultimi anni hanno reso fondamentale il dialogo con il mondo arabo. Proficui sono anche i settori dell’interpretariato e traduzione, del giornalismo, del turismo e dell’ingegneria: in Medio Oriente si cercano soprattutto ingegneri civili, Project Development e Construction Manager, professionisti in grado di supervisionare progetti per il comparto Oil and Gas e per l’edilizia civile.
- FRANCESE: parlata da circa 119 milioni di persone e diffusa in 60 Paesi del mondo fra cui Marocco, Senegal, Canada e Belgio, è una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea e la sua conoscenza è essenziale per chi lavora in aziende che si interfacciano con i Paesi dell’Africa mediterranea, oltre che con la Francia stessa. La Francia, infatti, è il secondo importatore di prodotti italiani e il secondo esportatore di merci in Italia. Come l’inglese, a cui è seconda per diffusione, è utile a chiunque desideri lavorare in contesti diplomatici e istituzionali.
- GIAPPONESE: è una lingua che può tornare utile a chi intende lavorare nel settore del turismo, dal momento che i giapponesi sono primi fra i turisti che scelgono di visitare l’Italia per le vacanze. Il Giappone è comunque una delle più grandi potenze mondiali e il giapponese è parlato da 122 milioni di persone nel mondo.
- PORTOGHESE: è una lingua poco conosciuta in Italia e sempre più richiesta in virtù dello sviluppo di Paesi come il Brasile. Sesta lingua più parlata al mondo con oltre 200 milioni di parlanti in 11 nazioni (fra cui Portogallo, Brasile, Angola, Capo Verde, Guinea e Mozambico), il portoghese è un investimento molto interessante per chi lavora in ambito commerciale o ingegneristico, in quanto sono in aumento gli scambi tra l’Europa e il Brasile.
Allora, avete già scelto quale lingua imparare/perfezionare, oltre all’inglese?