I tg e i giornali non fanno altro che parlarci di crisi persistente e disoccupazione crescente, soprattutto fra noi giovani. Ma non dobbiamo disperare! Recenti studi di Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno infatti messo in evidenza i settori professionali nei quali si prevedono maggiori assunzioni nei prossimi mesi del 2013. Non solo: la Fondazione Italia Orienta ha anche avanzato delle previsioni sulle cosiddette ‘professioni del futuro’, così da poter programmare e orientare i nostri studi.
Fonte: Unioncamere
Come si vede dal grafico relativo ai settori che hanno registrato il maggior numero di assunzioni nel primo trimestre del 2013, al primo posto vi sono la ristorazione e i servizi turistici, seguiti dal commercio, che ricerca commessi e personale qualificato per le attività di negozi ed esercizi all’ingrosso; il terzo gradino del podio è occupato dagli addetti all’edilizia (operai specializzati e manutentori di edifici); a poca distanza vi sono i collaboratori domestici (pulizia, colf, badanti). Non mancano poi le richieste per lavori d’ufficio (segreteria e servizi generali), per addetti all’accoglienza/informazione/assistenza della clientela, per autisti di mezzi di trasporto, per tecnici del marketing, operai e impiegati del settore bancario e assicurativo.
Nonostante la debolezza della domanda di lavoro e le tante persone in cerca di un impiego, alcune imprese segnalano difficoltà di reperimento di figure professionali, tanto nell’industria (tessile e metalmeccanica) quanto nei servizi (informatica e telecomunicazioni). Se, però, per questi settori è richiesta una specifica e significativa esperienza lavorativa pregressa, dove troveranno soprattutto impiego i giovani fino a 29 anni? Lo vediamo nel grafico che segue.
Fonte: Unioncamere
Secondo il rapporto di Unioncamere, cinque sono i comparti dell’industria in cui la quota delle assunzioni riservate ai giovani appare in aumento, quattro quelle dei servizi: tra i primi, le industrie di macchinari, attrezzature e mezzi di trasporto, quelle della carta e quelle della lavorazione di minerali non metalliferi; tra i secondi, i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio, finanziari e assicurativi. Rispetto all’anno scorso, fanno registrare assunzioni numericamente più consistenti: operai specializzati delle costruzioni, tecnici del marketing, personale non qualificato della logistica, insegnati e altri tecnici dei servizi alla persona, magazzinieri e spedizionieri, operatori della cura estetica, tecnici informatici, ingegneri, architetti, commessi di negozi ed esercizi all’ingrosso.
Si tratta in alcuni casi di lavori manuali, anche molto usuranti, che richiedono forti doti di pazienza e che forse per questo motivo riscuotono poco successo fra noi giovani.
Guadando un po’ più in là nel tempo, invece, un prestigioso studio condotto negli Usa sul mercato del lavoro del futuro ha individuato quelle che saranno da qui al 2018 le professioni più richieste. Dall’indagine è emerso che la metà delle “professioni del futuro” è collegata ai servizi di assistenza sanitaria. Perché? È semplice: negli Stati Uniti, così come in Italia e nel resto d’Europa, la durata media della vita della popolazione tende ad allungarsi sempre di più.
Allora quali saranno i settori e le professioni per i quali la domanda supererà l’offerta?
- Infermieri in primis: oggi sono 391mila, entro il 2020 ne occorreranno 266mila in più;
- Chimici: 8/10 lavorano già a due mesi dalla laurea;
- Agricoltura: offre opportunità professionali per i aspiranti imprenditori (+2%) e dipendenti(+1,1%). Le figure tecniche più richieste sono: sommelier, affinatore di formaggi, stagionatore di miele, agri-gelataio, birraio, personal trainer dell’orto, alchimista di campagna (creatore di liquori e distillati), food blogger (offre informazioni, suggerimenti e consigli sul mondo della cucina e dell’enogastronomia), esperti dei prodotti bio, persone capaci di abbinare e suggerire le migliori soluzioni gustative e olfattive;
- Green Economy: un settore del quale si parla sempre più spesso negli ultimi tempi grazie al crescente interesse verso sistemi, servizi e professioni che tutelino l’ambiente. Dalla Green Economy vengono fuori nuove professionalità e occasioni lavorative in qualità di: energy manager (promotore del risparmio energetico), progettista di energie rinnovabili, geometra ambientale, certificatore energetico, eco-industrial designer, ingegnere ambientale, architetto paesaggista, agronomo, botanico, ecologo, agricoltore bio, climatologo, idrogeologo, chimico ambientale, eco-auditor (verifica la tipologia dei rifiuti prodotti, le emissioni gasose e i consumi di acqua e energetici), eco-chef (privilegia nelle cucine dei ristoranti i prodotti naturali e biologici);
- Scienze motorie: il 78% dei laureati trova lavoro e le professioni più remunerative sono fisioterapia e riabilitazione;
- Scienze economiche e statistiche: sportello bancario, amministrazione, contabilità, marketing, sviluppo clienti, commerciale, gestione attività creditizie, revisore contabile, operatore finanziario;
- Scienze umane: capire bene la mente umana e i suoi comportamenti, aiutare le persone a prendere delle scelte e interpretare la loro volontà sono capacità che richiedono molti studi e una bella dose di empatia, ma che dotano chi li possiede di una marcia in più nel mondo del lavoro. Opportunità di lavoro per chi ha una laurea in scienze umanistiche e per chi conosce bene una lingua straniera sono: interprete, insegnante di lingue, segreteria, vendita e accoglienza clienti.
- Informatici: l’albo nazionale degli informatici professionisti segnala difficoltà nel trovare direttori dello sviluppo, project manager ERP, sviluppatori di applicazioni ecc.;
- Ingegneri: questa sembra essere una professione che non conosce crisi, con richieste in ambito gestionale, meccanico, elettrico, civile, dell’automazione, chimico, delle TLC ed elettronico;
- Artigianato: in questo settore sono richiesti soprattutto installatori di infissi, panettieri, pasticceri, sarti, falegnami e cuochi. Lavori che forse molti di noi non sarebbero disposti a fare ma che, stando alle numerose richieste, forse andrebbero rivalutati.
Fuori dalla top ten rimangono le nascenti professioni legate a Internet e al mondo digitale. Non certamente perché siano già in crisi, ma perché appartengono a un settore neonato (o quasi) in Italia. Uno studio dell’associazione Italia Futura sostiene che chi saprà sviluppare applicazioni e mercati per Internet troverà sempre più spazio nelle imprese future, senza contare che queste potranno essere fra le figure professionali più pagate in assoluto. Le migliori chance occupazionali – ed anche in rapida evoluzione – sono insomma per chi lavora in rete e noi questo avevamo già cercato di farvelo capire, qualche mese fa, con un post dedicato alle nuove professioni del web. Secondo lo studio, un aumento del 10% dell’economia digitale in Italia comporterebbe una crescita occupazionale complessiva dello 0,44% e giovanile dell’1,47%. E le premesse ci sono, dal momento che, secondo un’indagine del McKinsey Global Institute del maggio 2011, il contributo diretto di Internet al Pil è stato del 2% nel nostro Paese.
Detto ciò, coloro che possono forse giustamente lamentarsi della mancanza di lavoro attuale o per i prossimi anni sono: architetti, veterinari, odontotecnici. Per questi settori, infatti, il mercato italiano comincia a essere saturo.
Bene, se alla fine di questo post vi siete resi conto che la facoltà che avete scelto non ha nulla a che vedere con i presenti e futuri sbocchi occupazionali, non disperate! Nella vita c’è sempre tempo per cambiare idea, aggiornarsi, frequentare corsi, crescere e migliorarsi. Il che non vuol dire necessariamente rinnegare il proprio passato e le proprie passioni.
Buona fortuna 😉
Fonti:
- http://excelsior.unioncamere.net/documenti/bollettini/doc.php?id=903&spec=relateditems
- http://excelsior.unioncamere.net/documenti/bollettini/doc.php?id=913
- http://ec.europa.eu/eures/main.jsp?catId=2642&lmi=Y&acro=lmi&lang=it&recordLang=it&parentId=&countryId=IT®ionId=IT0&nuts2Code=%20&nuts3Code=null&mode=shortages®ionName=Livello%20Nazionale
- http://excelsior.unioncamere.net/images/pubblicazioni/excelsior_2012_il_lavoro_dopo_gli_studi.pdf
- http://excelsior.unioncamere.net/images/pubblicazioni/excelsior_2012_laureati.pdf
- http://www.cliclavoro.gov.it/primo-piano/Pagine/Le-professioni-piu-ricercate.aspx
- http://www.pmi.it/economia/lavoro/articolo/62346/lavoro-le-professioni-piu-richieste-oggi-e-domani.html
- http://www.concorsilavoro.it/le-figure-piu-difficili-da-trovare/
- http://tuttosullavoro.libero.it/gallery/33786/le-professioni-piu-richieste/