Se siete ancora indecisi su quale facoltà scegliere e sulla città in cui andare a studiare, vi sarà molto utile la lettura di questo post che riassume i risultati emersi dall’indagine compiuta dal Censis ed edita da Repubblica sulle migliori università italiane pubbliche. La classifica, benché pubblicata poche settimane fa, si riferisce all’anno accademico 2011/2012 ed è stata tracciata attribuendo ai seguenti indicatori un punteggio da 66 a 110:
- Servizi (numero pasti erogati per iscritti, numero di posti e contributi alloggio per iscritti residenti fuori regione);
- Borse e contributi (spesa degli atenei e degli enti del diritto allo studio a favore degli studenti sul totale degli iscritti)
- Strutture (posti aula/iscritti, posti biblioteche/iscritti, posti laboratori/iscritti)
- Web (punteggio assegnato ai siti internet degli atenei sulla base della funzionalità e contenuti)
- Internazionalizzazione (iscritti stranieri sul totale degli iscritti, studenti che hanno trascorso un periodo di studio o tirocinio all’estero sul totale degli iscritti, studenti stranieri che hanno trascorso un periodo di studio presso l’ateneo sul totale degli iscritti, spesa degli atenei e degli enti al diritto allo studio a favore della mobilità sul totale degli iscritti al netto degli immatricolati).
Gli atenei italiani sono stati suddivisi in 5 gruppi sulla base del numero degli iscritti nell’anno 2011/2012. Li elenchiamo di seguito:
- Piccoli – fino a 10.000 iscritti;
- Medi – da 10.000 a 20.000;
- Grandi – da 20.000 a 40.000;
- Mega – oltre 40.000;
- Politecnici.
Sulla base di tali parametri il Censis ha dunque stilato una classifica delle migliori università italiane pubbliche, di cui riportiamo le prime 10 posizioni nella tabella che segue:
Mega Atenei | Grandi Atenei | Medi Atenei | Piccoli Atenei | Politecnici | |
1 | Bologna 93,7 | Pavia 94,1 | Siena 103,4 | Camerino 92,6 | Milano 95,8 |
2 | Padova 87,9 | Cosenza 93,3 | Trieste 99,5 | Teramo 88,6 | Torino 95,9 |
3 | Pisa 85,8 | Parma 88,5 | Sasssari 98,9 | Tuscia 86,4 | Venezia IUAV 83,9 |
4 | Firenze | Cagliari | Trento | Basilicata | Bari |
5 | Torino | Genova | Modena-Reggio Emilia | Piemonte Orientale | |
6 | Roma Sapienza | Perugia | Macerata | Sannio | |
7 | Milano-Studi | Verona | Udine | Insubria | |
8 | Bari | Roma Tor Vergata | Marche | Campobasso | |
9 | Catania | Milano-Bicocca | Brescia | Catanzaro | |
10 | Napoli Federico II | Salerno | Salento | Reggio Calabria |
Fonte: Censis
N.B. I punteggi indicati nelle prime 3 posizioni si riferiscono alla media degli indicatori prima citati.
Dalle valutazioni di questa tabella è facile notare come il gruppo degli atenei cosiddetti “Medi” abbia i punteggi più alti, seguito da quello dei “Grandi”. In tale gruppo, peraltro, rientrano alcune fra le università più antiche d’Italia, come Urbino e Siena. Ciò vuol dire che, dal punto di vista delle strutture e dei servizi, gli affollati mega atenei sono più deboli; al contrario essi investono moltissimo sulla comunicazione via web e sull’internazionalizzazione.
Inoltre, osserviamo come le prime posizioni, in tutti e 5 i gruppi, siano occupate dalle università di città medie e piccole (Bologna, Padova, Siena, Trento, Camerino…). Questo è da attribuire, probabilmente, alla migliore qualità della vita dei cittadini – in generale – e degli studenti – in particolare – rispetto alle grandi e caotiche Milano, Roma e Torino.
Ultimo elemento su cui concentrare l’attenzione è il fatto che, osservando la classifica, le migliori università sono site in città del Centro-Nord. Rimangono indietro, invece, le università del Sud, ad eccezione di Cosenza, Cagliari e dell’Università della Basilicata.
Per quanto riguarda la didattica, invece, sulla base delle 16 aree disciplinari individuate dal Consiglio Universitario Nazionale, il Censis ha definito per ciascuna di esse le prime 3 sedi universitarie d’eccellenza.
I criteri adoperati sono stati:
- la regolarità nei tempi di laurea;
- la funzionalità dei servizi;
- la didattica;
- l’attività di ricerca;
- i rapporti con le università straniere;
- le strutture;
- il web.
Di seguito i risultati dell’indagine:
Facoltà | 1° | 2° | 3° |
Medicina e Chirurgia | Padova | Perugia | Udine |
Giurisprudenza | Siena | Trento | Bologna |
Ingegneria | Milano Politecnico | Torino Politecnico | Genova |
Lettere e Filosofia | Udine | Modena-Reggio Emilia | Pavia |
Scienze della Formazione | Udine | Modena-Reggio Emilia | Genova |
Scienze MM.FF.NN. | Padova | Trieste | Pavia |
Architettura | Ferrara | Sassari | Venezia IUAV |
Economia | Padova | Trento | Siena |
Farmacia | Pavia | Trieste | Padova |
Lingue | Udine | Venezia | Salerno |
Scienze Politiche | Bologna | Siena | Trieste |
Psicologia | Bologna | Trento | Torino |
Scienze Motorie | Roma-Foro Italico | Bologna | Urbino |
Sociologia | Trento | Milano-Bicocca | Urbino |
Agraria | Bologna | Perugia | Modena-Reggio Emilia |
Medicina e Veterinaria | Padova | Torino | Bologna |
Fonte: Censis
Come possiamo notare, Bologna e Padova occupano piuttosto spesso i primi gradini del podio nella classifica relativa alle singole facoltà. Non sono da meno Siena per Giurisprudenza, Udine per Lingue, Lettere e Scienze della Formazione, Ferrara per Architettura, Pavia per Farmacia, Roma-Foro Italico per Scienze Motorie e Trento per Sociologia.
Condividete i risultati dell’indagine del Censis?
Chi vuol confermare o smentire, con la propria esperienza personale, la superiorità delle università italiane pubbliche qui elencate?
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Fonti:
- http://www.tgcom24.mediaset.it/skuola/articoli/1094189/universita-italiane-la-classifica-delle-migliori.shtml
- http://www.xn--universit-y1a.net/classifiche-universitarie/classifiche-censis-2012-2013-universita/
- http://www.universando.com/index.php/universita/classifiche-universita/classifiche-2013-2014.html