Il tema della sicurezza si riferisce ad un insieme complesso ed interrelato di fenomeni tra loro molto diversi: la sicurezza individuale e quella collettiva, la delittuosità e la sicurezza percepita, la fiducia reciproca tra i cittadini e il ruolo dei media e della politica, la sicurezza civile e quella sociale. Il processo di riforma della Pubblica Amministrazione, avviato in Italia negli anni ’90, ha attribuito alle autonomie locali un ruolo centrale nel processo di costruzione sociale della sicurezza, evidenziando l’esigenza di coordinare le azioni messe in atto localmente (controllo dei comportamenti e difesa domestica, interventi sociali a favore delle categorie e dei luoghi più esposti al rischio di criminalità, azioni volte alla ri-socializzazione della vita urbana e locale) con quelle realizzate al livello centrale. Gli interventi in questo campo vanno dalla realizzazione di progetti di educazione alla legalità nelle scuole, all’introduzione di nuove tecnologie per la prevenzione dei fenomeni criminali e/o per lo svolgimento delle indagini, dalla costruzione di banche dati alimentate e condivise dai vari soggetti preposti alla gestione della sicurezza, ai progetti di mediazione interculturale, dalle iniziative di prevenzione all’assistenza alle vittime. La gamma dei profili professionali necessari alla gestione delle politiche della sicurezza si è, quindi, nel tempo ampliata e modificata: alle figure professionali tradizionalmente operanti nelle forze dell’ordine vengono richieste nuove competenze specialistiche; inoltre, si creano nuovi profili professionali che operano sia nel settore pubblico, con particolare riferimento alle autonomie locali, che nel privato e nel terzo settore.
Il manager della sicurezza è una figura professionale flessibile che abbia sviluppato una visione ampia e completa sulle politiche di prevenzione e gestione della sicurezza nelle sue diverse declinazioni, che sia in grado di analizzare i fenomeni criminali contestualizzandoli nel contesto socio-economico-culturale in cui essi si sviluppano, che conosca e padroneggi le principali tecniche e strumenti per la prevenzione del crimine e per lo svolgimento di indagini, che conosca il funzionamento del sistema pubblico e di quello delle imprese, sia in ambito nazionale che internazionale, e sia in grado di individuare e combattere eventuali fenomeni criminali che si dovessero generare all’interno di ciascun sistema e/o nelle interazioni tra i due. Il manager della sicurezza unisce a competenze specialistiche di tipo sociologico, psicologico, giuridico, finanziario,tecnologico, un’eccellente capacità di analisi e di sintesi, orientamento al problem solving, buona capacità di lavorare in gruppo, proattività ed un’eccellente capacità di pianificazione e controllo.
Destinatari
Il Master è diretto a tutti i laureati di I e II livello. Saranno valutate positivamente esperienze di studio e/o lavorative e/o di volontariato attinenti alle tematiche del Master oltre alla conoscenza della lingua inglese e/o di altre lingue.
Sbocchi occupazionali
Tra gli obiettivi della Scuola vi è la collocazione dei suoi diplomati in posizioni correlate con l’esperienza formativa acquisita in Pubbliche Amministrazioni, Ministero di Grazia e Giustizia e dell’Interno, Aziende ed enti pubblici e privati, società di consulenza ed altre organizzazioni italiane ed internazionali. La Scuola svolge un’intensa attività a sostegno del migliore inserimento dei diplomati master nel mondo del lavoro, orientando gli allievi alla ricerca mirata delle opportunità più interessanti e coerenti con il percorso formativo realizzato.
Le opportunità lavorative che il Master apre sono da ricercare,in primo luogo, nelle Amministrazioni Comunali, Provinciali e Regionali che da tempo hanno previsto Direzioni ed Uffici, oltre ad Assessorati, che si occupano di Politiche della Sicurezza e dell’elaborazione di strategie, in collaborazione con Prefetture e Forze dell’Ordine, di contrasto della criminalità e di promozione e sostegno della sicurezza dei cittadini. Il criminologo specializzato in management delle politiche di sicurezza è un tecnico altamente specializzato che può trovare collocazione in strutture Ministeriali e Governative, nelle Prefetture, nelle Forze dell’Ordine, nelle Procure della Repubblica, nei Tribunali di Sorveglianza, nei Tribunali per Minori, negli Enti Pubblici finanziari e di controllo, ma anche in Banche e Istituti di Credito, in Aziende produttive, in particolare della logistica e della grande distribuzione, in Enti e Associazioni che si occupano di contrasto alla devianza e lotta all’esclusione sociale.
Note
Durata 1 anno, da ottobre a settembre. Il Master ha una durata complessiva di 1200 ore full time, suddivise in:
- 400 ore di lezioni frontali
- 180 ore di laboratorio, trasversali rispetto al primo ed al secondo term
- 220 ore di simulazione di progetto (analisi e ricerca)
- 400 ore di stage.