Presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre è attivata la nuova edizione del Master Internazionale di II livello Standards for museum education – Standards pour l’éducation muséale diretto dalla Prof.ssa Emma Nardi e dal condirettore dott. Antonella Poce.
Il concetto di standard entra nell’ambito museale negli anni Settanta in seguito alla diffusione del programma di certificazione di qualità (accreditation) introdotto dall’American Association of Museums (AAM) . Successivamente (1986), anche l’Icom, nel proprio codice deontologico, stabilisce degli standard minimi che corrispondono ai requisiti necessari a garantire il buon funzionamento di un museo . Da qui in poi, i Paesi europei in un primo tempo – e quelli extraeuropei successivamente -hanno iniziato, con tempi e regolamenti diversi, a stabilire standard di riferimento nazionali.
L’applicazione degli standard necessari affinché un museo ottenga l’accreditamento ufficiale da parte degli organismi responsabili, nei vari Paesi, del controllo di qualità, ha rappresentato un vero e proprio cambiamento. Tuttavia a livello europeo le procedure di accreditamento seguono percorsi differenti perché gestite in alcuni casi a livello regionale, in altri a livello centrale. Un interessante articolo di Marianna Belvedere presenta una panoramica sulle procedure di accreditamento in alcuni Paesi europei, mettendone in luce somiglianze e differenze. In Italia, ad esempio, dopo l’emanazione dell’Atto di indirizzo del 2001 nel quale il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha definito gli ambiti di riferimento all’interno dei quali elaborare gli standard di qualità, le procedure di definizione ed elaborazione degli standard sono state demandate alle regioni .
In Spagna, come in Italia, la gestione è delegata alle strutture amministrative di livello locale, e così anche in Germania, dove i sedici Länder stabiliscono autonomamente le proprie regole in campo culturale.
Diverso è il caso della Francia, dove il sistema di accreditamento per gli standard di qualità nei musei è regolato da una legge nazionale, la n. 5 del 4 gennaio del 2002, poi confluita nel libro IV del Codice del patrimonio. Il sistema inglese, infine, è tra quelli europei il più collaudato perché nato nel 1988. Per questo ha rappresentato il modello per eccellenza al quale si sono ispirati gli altri Paesi europei, seppur con i dovuti adeguamenti alle direttive nazionali. Nel Regno Unito, il sistema di accreditamento è il medesimo su tutto il territorio nazionale, ma viene amministrato da soggetti diversi a livello locale.
L’esigenza di istituire un master internazionale sugli standard museali in ambito educativo è scaturita da varie considerazioni:
- il museo è sempre più considerato come uno strumento educativo di particolare interesse, non solo per il pubblico d’élite che lo frequenta tradizionalmente, ma anche per le categorie di visitatori che ne sono ancora esclusi. In Francia, ad esempio, il museo viene utilizzato con regolarità per sviluppare il senso di appartenenza nelle azioni di recupero dei giovani delinquenti, per contrastare l’analfabetismo di ritorno, per integrare in modo sistematico l’offerta formativa della scuola nelle ZEP (zones d’éducation prioritaires). Per raggiungere questi obiettivi, è però necessario formare mediatori che possano capire i problemi sociali sui quali il museo può intervenire e progettare attività innovative in grado di suscitare interesse nelle varie categorie di non visitatori. Inoltre si avverte con forza l’esigenza di rinnovare l’offerta didattica tradizionale dei musei, di renderla più dinamica ed interattiva, anche utilizzando, quando se ne ravvisi la necessità, l’ausilio delle nuove tecnologie. Perché l’innovazione possa realmente aver luogo, è indispensabile lo scambio ed il confronto con realtà diverse a livello internazionale;
- il museo è chiamato a svolgere quattro funzioni fondamentali: la funzione espositiva, la funzione conservativa, la funzione di ricerca, la funzione di mediazione con il pubblico. Nei primi tre casi la collaborazione internazionale è una realtà che si è già affermata e che è, anche se spesso implicitamente, regolata da standard internazionali. La funzione espositiva è sempre più spesso assicurata da studi e consorzi internazionali; gli esperti della funzione conservativa sono professionisti che svolgono il loro lavoro a livello internazionale; come dimostrano ampiamente i cataloghi delle mostre temporanee, la ricerca si avvale di scambi continui tra esperti di paesi diversi. Rispetto a questo quadro, tendenzialmente dinamico, la funzione di mediazione culturale resta ancora prevalentemente ancorata a modelli nazionali se non addirittura locali. Le esigenze sempre più complesse del pubblico richiedono invece scambi più intensi e regolari tra professionisti di nazionalità diversa;
- se lo studio classico sul pubblico dei musei condotto da Bourdieu Darbel nacque da una collaborazione internazionale, le indagini organizzate oggi nei vari Paesi tendono a presentare una realtà piuttosto frammentaria. Sarebbe dunque importante sviluppare strumenti e dispositivi di ricerca sul campo che, opportunamente tarati, possano essere utilizzati in paesi diversi, in modo da favorire il confronto internazionale dei dati ed animare una discussione effettivamente transnazionale. Se si pensa all’entità del turismo culturale e quindi alla necessità che i musei hanno di accogliere visitatori stranieri, ci si rende facilmente conto dell’importanza – anche economica – che studi internazionali sui pubblici potrebbero rivestire per migliorare e rendere più efficace l’offerta di mediazione culturale;
- per ampliare il quadro di riferimento nel settore della mediazione culturale nei musei è necessario creare una cultura internazionale comune, sia attraverso la messa a punto di un linguaggio condiviso, sia attraverso la definizione di standard grazie ai quali confrontare attività organizzate in strutture e paesi diversi.
Obiettivi
Lo svolgimento delle attività previste dal Master in Standards for Museum Education consentiranno di formare una figura professionale in grado di:
- definire, in chiave internazionale, il concetto di standard nei suoi vari contesti;
- applicare il concetto di standard al settore della mediazione culturale nei musei;
- padroneggiare i contenuti del documento di ricerca internazionale Best Practice, messo a punto dal Committee for Education and Cultural Action dell’International Council of Museums – Unesco;
- confrontare esperienze internazionali diverse interpretandole dal punto di vista degli standard di riferimento;
- organizzare indagini empiriche a livello internazionale, confrontando strumenti di rilevazione prodotti in contesti diversi e adeguandoli dal punto di vista culturale;
- progettare attività di mediazione culturale che possano riferirsi ad un pubblico internazionale;
- produrre materiali adeguati alle varie categorie di pubblico, con particolare riferimento alle innovazioni prodotte in campo nazionale ed internazionale;
- rilevare correttamente i dati necessari allo svolgimento di un’attività sul campo;
- disporre di nozioni statistiche che consentano le principali analisi sui dati;
- valutare la ricaduta degli interventi di mediazione culturale e saperne interpretare i risultati;
- predisporre le azioni di miglioramento messe in luce da un’attività sul campo;
- scrivere rapporti che prendano chiaramente in considerazione tutti gli aspetti di un’attività di mediazione culturale nei musei;
- dialogare con colleghi stranieri utilizzando correttamente, se italiani, il francese o l’inglese, se stranieri l’italiano, l’inglese o il francese.
Destinatari
Al Master può iscriversi chi è in possesso di un titolo di studio universitario della durata di almeno quattro anni (ad esempio laurea quadriennale o magistrale). Sono accettati titoli in qualsiasi disciplina. Dato il carattere internazionale del Master, è consigliata la conoscenza dell’inglese o del francese per gli italiani, dell’italiano e del francese o dell’inglese per gli studenti stranieri.
Contenuti
Le attività didattiche del Master avranno inizio a gennaio e termineranno entro ottobre.
Possono essere riconosciute, come crediti acquisiti ai fin del completamento del corso per Master, con corrispondente riduzione del carico formativo dovuto, le attività eventualmente svolte nei Corsi di Perfezionamento e Master organizzati su tematiche analoghe nell’ambito delle Università Statali italiane e straniere.
Il Corso è svolto nella modalità didattica mista. Nella sua parte a distanza il piano didattico del Master prevede lo studio di una serie di unità teoriche, tratte dalla più importante letteratura italiana e internazionale. Il Master offrirà un numero di unità sovrabbondanti rispetto alle 15 necessarie a conseguire i 22,5 crediti richiesti (Crediti Formativi Universitari = CFU). Ogni corsista potrà così definire un percorso individualizzato, scelto in base ai suoi interessi personali. In questa fase sarà sostenuto dai docenti del Consiglio del Master e del Comitato scientifico.
Ulteriori 18 CFU deriveranno da corsi in presenza sia nazionali sia internazionali. Anche in questo caso l’offerta didattica sarà sovrabbondante per consentire la definizione di un percorso individualizzato.
Fulcro del Master sarà uno stage internazionale o uno stage aziendale della durata di due settimane, che consentirà di conseguire 12 CFU. Anche per lo stage i corsisti potranno scegliere tra un’ampia gamma di programmi sia europei, sia extraeuropei. Gli studenti stranieri che lo desiderino potranno svolgere lo stage anche in realtà italiane. A conclusione del Master i corsisti, coadiuvati da un relatore italiano ed uno straniero, redigeranno un progetto finale per il quale saranno loro assegnati 7 CFU. La discussione del progetto, che avverrà di fronte ad una commissione internazionale, consentirà loro di conseguire 0,5 CFU. I migliori progetti saranno pubblicati.
a1) Tabella degli insegnamenti offerti
- Fondamenti di didattica 1
- Fondamenti di didattica 2
- Leggere il museo 1
- Leggere il museo 2
- Imparare al museo 1
- Imparare al museo 2
- Laboratori di didattica museale 1
- Laboratori di didattica museale 2
- Come svolgere una visita guidata 1
- Come svolgere una visita guidata 2
- Gli strumenti della valutazione
- Le prove strutturate di conoscenza
- Elementi di marketing dei musei 1
- Elementi di marketing dei musei 2
- Come progettare un intervento didattico 1
- Come progettare un intervento didattico 2
- Costruire il pensiero scientifico in museo 1
- Costruire il pensiero scientifico in museo 2
- La mediazione culturale nei musei 1
- La mediazione culturale nei musei 2
- La ricerca nei musei. Modelli e procedure
- La didattica del museo scientifico
- I musei scientifici in rete: teoria e modelli
- Elementi di storia del museo1
- Elementi di storia del museo 2
- Ricerche sul pubblico dei musei 1
- Ricerche sul pubblico dei musei 2
- L’osservazione nei musei
- La didattica museale come competenza d’intersezione
- Confronti interculturali nei musei
a2) Totale dei seminari di studio e di ricerca:
- Incontri in presenza della durata di un giorno e mezzo con esperti e docenti italiani
- Incontri in presenza della durata di una settimana con esperti e docenti internazionali
- Settimana di esercitazione sulla progettazione di attività didattiche 25 625
a3) Stage internazionale e aziendale
- Applicazione del concetto di standard ad una realtà internazionale/ Partecipazione a progetti aziendali.
Lo stage, della durata di due settimane, si svolgerà presso un museo straniero o presso un’azienda italiana in stretta collaborazione con una delle università cui afferiscono i membri del Comitato scientifico. L’attività didattica e di ricerca sarà coperta dal Master, mentre le spese di viaggio, vitto e alloggio saranno a carico dei partecipanti.
b) Prova finale
- Progetto realizzato a livello nazionale/internazionale sul concetto di standard
- Presentazione e discussione del progetto
Nell’ambito del piano didattico del Master sono istituiti due corsi di perfezionamento.
- Corso di Perfezionamento in Pratiche di educazione museale, che coincide con lo stage internazionale (punto a3/Piano delle attività formative) e corrisponde a 12 crediti. Al Corso può iscriversi chi è in possesso di un titolo di studio universitario della durata di almeno quattro anni (ad esempio laurea quadriennale o magistrale). Sono accettati titoli in qualsiasi disciplina. Dato il carattere internazionale del Master, è richiesta la conoscenza dell’inglese o del francese per gli italiani, dell’italiano e del francese o dell’inglese per gli studenti stranieri. Chi seguirà con profitto le attività previste conseguirà l’attestato finale del Corso di Perfezionamento in Pratiche di educazione museale. Lo stage sarà svolto tra febbraio e settembre, in data da concordare con gli iscritti e con le istituzioni museali di accoglienza.
- Corso di Perfezionamento in Modelli di educazione museale, che coincide con i seminari di studio e di ricerca assicurati da esperti italiani e internazionali (punto a2/Piano delle attività formative) e corrisponde a 15 crediti.
Al Corso può iscriversi chi è in possesso di un titolo di studio universitario della durata di almeno quattro anni (ad esempio laurea quadriennale o magistrale). Sono accettati titoli in qualsiasi disciplina. Dato il carattere internazionale del Master, è richiesta la conoscenza dell’inglese o del francese per gli italiani, dell’italiano e del francese o dell’inglese per gli studenti stranieri.
Chi seguirà con profitto le attività previste conseguirà l’attestato finale del Corso di Perfezionamento in Modelli di educazione museale.
Le attività didattiche avranno inizio a gennaio e termineranno entro ottobre.
Note
Costo La tassa d’iscrizione all’intero Corso di Master è stabilita in € 5.000. La tassa di iscrizione al corso di perfezionamento in Pratiche di educazione museale è stabilita in € 1.200. La tassa di iscrizione al corso di perfezionamento in Modelli di educazione museale è stabilita in € 1.500. Gli studenti con percentuale di invalidità uguale o superiore al 66% sono esonerati dal pagamento delle tasse del master e sono tenuti esclusivamente al pagamento dell’imposta di bollo e della tassa di diploma. A tal fine dovranno allegare alla domanda di immatricolazione un certificato di invalidità rilasciato dalla struttura sanitaria competente indicante la percentuale riconosciuta.