Anton Cechov diceva: “La gente non si accorge se è inverno o estate, quando è felice”…oppure quando è costretta a studiare! Quanti di voi hanno accolto la bella stagione con l’amaro in bocca, credendo di non riuscire a godersela al meglio? Incombe infatti lo spettro degli esami estivi, della sessione straordinaria di settembre (ora più che mai!), delle corse all’ultimo minuto per superare gli ostacoli che vi separano dalla tanto desiderata meta: la laurea! Ma non temete, studiare in estate e sopravvivere alla lunghissima sessione estiva è possibile, e per farlo è necessario seguire poche e semplici regole che vi permetteranno anche di affrontare con serenità le ultime prove che vi aspettano prima della ripresa delle lezioni. Credete sia impossibile? Provate a leggere cosa dicono i proverbi italiani, sì, proprio quelli che tante volte ripetono i nonni…e cambierete subito idea!
- “Chi non studia da giovane, se ne pentirà da vecchio” ovvero sfruttate al meglio il tempo a vostra disposizione, non lasciatevi scoraggiare dalla stanchezza di un anno intero passato sui libri, rimandando in eterno il momento in cui dedicarvi allo studio. Ricordate che un lavoro ben organizzato vi permetterà di riposarvi in totale spensieratezza, paghi dei vostri risultati. È necessario quindi:
- Staccare la spina per un paio di giorni, prima di rimettervi sui libri e dedicarli alla pianificazione dello studio. Riuscirete così a rilassare i nervi e a riacquistare le energie, per iniziare con tranquillità e grinta. Recuperate del sonno arretrato, stilate un programma abbastanza dettagliato, riordinate il materiale e gli appunti e poi uscite di casa, incontrate gli amici o semplicemente rilassatevi.
- Non prefiggersi obiettivi irraggiungibili, che renderanno il vostro studio frustrante e poco produttivo. Suddividete il programma in maniera precisa, decidendo quali parti affrontare la mattina e quali il pomeriggio, in base alle vostre capacità e abitudini e imponetevi di rispettare il programma, senza però esasperarvi. A questo proposito vi sarà utile infatti:
- Prevedere delle giornate “vuote” in cui recuperare eventuali parti del programma che non siete riusciti a rispettare. Nel caso in cui la vostra organizzazione sia impeccabile, ripetete ciò che avete già studiato, magari stilando una mappa concettuale degli argomenti principali, così da rendere la ripetizione finale più agevole e rapida. Può sembrare una perdita di tempo, ma non lo è, vedrete che fissare gli argomenti un po’ alla volta vi aiuterà ad acquistare sicurezza e a evitare “minestroni”.
- Organizzare una giornata di ripetizione finale con un amico, che servirà per risolvere dei dubbi o chiarire qualcosa che non vi è chiaro. Il confronto con qualcuno può essere utile per sentirvi più sicuri, se ne avvertite l’esigenza. È importante però che ci sia mutuo soccorso e collaborazione, per evitare inutili perdite di tempo.
- “Il mattino è l’amico dello studio” ovvero prima iniziate, prima finite: Non dimenticate che il cervello ha bisogno di rielaborare, durante le ore notturne, le nozioni apprese durante il giorno. Evitate quindi le nottate sui libri, andate invece a dormire presto, per potervi alzare di buon’ora. Le prime ore del giorno, soprattutto d’estate, sono quelle in cui troverete la temperatura più mite, riceverete meno distrazioni e vi sentirete più produttivi. Questo vi permetterà, prima di andare a letto, di concedervi anche un paio d’ore di svago serali, utili per un sonno ristoratore.
- “Il pescare e il cacciare svogliano dallo studio” ovvero evitate le distrazioni: non studiate con la vostra pagina Facebook aperta o con il cellulare sottomano. Fidatevi, rallentare così spesso il lavoro vi renderà frustrati e irritabili e ostacolerà la memorizzazione dei concetti; quindi via telefono e computer, almeno fino alla prima pausa.
- “Chi troppo studia, matto diventa” ovvero prevedete delle pause durante la giornata: le “full immersion” non servono a nulla, se non ad aumentare lo stress e il rischio di fallimento. Programmate delle brevi pause di dieci minuti ogni due ore di studio, in cui controllare la posta (sì, va bene, anche Facebook…), inviare un sms, bere o mangiare qualcosa. Far ossigenare il cervello serve per non perdere del tutto la concentrazione e poter studiare più a lungo durante la giornata. Inoltre possiamo dire sì ai riposini pomeridiani purché siano brevi. Se avvertite l’esigenza di riposare dopo pranzo, non fate violenza sul vostro corpo, ma ricordate di programmare la sveglia dopo massimo venti minuti per non entrare nella fase rem, altrimenti il risveglio sarà difficile e non riuscirete a riprendere la concentrazione, sentendovi più stanchi e nervosi di prima!
- “Mangiando si domina la fame, e studiando l’ignoranza” ovvero mangiate, ma scegliete i cibi giusti: di vitale importanza è la frutta, che fornisce gli zuccheri necessari, Sali minerali e non appesantisce. Consumate anche verdura fresca e pasti leggeri, per evitare eccessiva sonnolenza e quella spiacevole sensazione di gonfiore e pesantezza. Non dimenticate di bere molta acqua, anche quando non avvertite la sensazione di sete, quando ciò avviene, infatti, vuol dire che il vostro corpo è già disidratato.
Infine non dimenticate di:
- Prediligere luoghi refrigerati e silenziosi come biblioteche o sale studio con aria condizionata,
- Essere motivati: non pensate sempre a quanto vi piacerebbe andare al mare o passeggiare al parco. Confortatevi pensando che non siete i soli e che altri studenti come voi sono nella vostra situazione! La giusta motivazione vi aiuterà a produrre al meglio e a sentirvi soddisfatti dei vostri risultati.
E ricordate: “Buon studio rompe rea fortuna”…e rende la laurea più vicina!
Sonia Maria Lisco
Fonti: