Lo stage è per definizione un periodo di formazione on the job all’interno di un’azienda, finalizzato ad acquisire sul campo tutte quelle competenze pratiche e specifiche che spesso le università o i master non riescono a trasmettere. Non trattandosi a tutti gli effetti di un rapporto di lavoro, il contratto da stagista non prevede una retribuzione né tutele di carattere sindacale (ferie, malattia, 13sima, 14esima, contributi a fini pensionistici). Eppure nel caso di particolari tipologie di tirocini, come quelli professionalizzanti, è prevista un’indennità, un rimborso spese per la propria prestazione lavorativa all’interno dell’azienda ospitante.
Fino a poco tempo fa mancava una legge che disciplinasse la retribuzione minima degli stage in Italia. L’ufficialità a riguardo, infatti, è arrivata nel 2013 con la riforma Fornero, che ha stabilito che ogni tirocinio “formativo e di orientamento” deve prevedere un rimborso. Chiariamoci bene, non si tratta certamente di grandi somme, da Nord a Sud le cifre oscillano tra i 300 e i 600 euro, ma sempre meglio di un «Grazie e arrivederci».
Quali sono allora nel dettaglio le tariffe per uno stage retribuito in azienda? La mappa dei rimborsi spesa nelle varie regioni italiane è stata tracciata dall’Adapt, l’Associazione per gli Studi Internazionali e Comparati sul Diritto del Lavoro e sulle Relazioni Industriali fondata da Marco Biagi e diretta da Michele Tiraboschi. Il rapporto è ancora in corso di aggiornamento: all’appello, infatti, mancano ancora alcune regioni.
Ecco elencate nella tabella che segue le retribuzioni degli stage nelle regioni italiane:
Regioni/Province autonome | Indennità di partecipazione |
Abruzzo | Minimo 600 euro |
Basilicata | Minimo 300 euro* |
Bolzano | Tirocini di orientamento e formazione: 3 euro ai minori di 18 anni; 4 euro ai maggiorenni. Maggiorazione di un euro all’ora se la sede del tirocinio si trova al di fuori del Comune di residenza o domicilio. Tirocinio di inserimento/reinserimento: Minimo 400 euro |
Calabria | Minimo 400 euro |
Campania | Minimo 400 euro |
Emilia Romagna | Minimo 450 euro |
Friuli Venezia Giulia | Minimo 300 euro (20 ore settimanali). Minimo 500 euro (40 ore settimanali) |
Lazio | Minimo 400 euro, a fronte di una partecipazione minima del 70% su base mensile; in misura minima del 70% su base mensile; in misura minima del 70% su base mensile; in misura proporzionale se inferiore a tale percentuale |
Liguria | Minimo 400 euro |
Lombardia | Minimo 400 euro. Minimo 300 euro (buoni pasto o l’erogazione del servizio mensa ovvero qualora l’attività di tirocinio non implichi un impegno giornaliero superiore a 4 ore). Qualora il soggetto ospitante sia una pubblica amministrazione si applica almeno un’indennità forfettaria di 300 euro |
Marche | Minimo 350 euro, al superamento della soglia del 75% delle presenze mensili |
Molise | È necessario attendere la delibera attuativa |
Piemonte | Minimo 300 euro (20 ore settimanali). 600 euro (40 ore settimanali) |
Puglia | Minimo 450 euro |
Sicilia | Minimo 300 euro, a fronte della partecipazione pari ad almeno il 70% |
Toscana | Minimo 500 euro |
Trento | È necessario attendere la delibera attuativa |
Umbria | È necessario attendere la delibera attuativa |
Veneto | Minimo 400 euro. Minimo 300 euro (buoni pasto o servizio mensa). Nei tirocini in cui si preveda un impegno orario mensile fino a 80 ore, la misura dell’indennità da corrispondere al tirocinante è ridotta del 50% |
* Non è chiaro se il recepimento sia sufficiente per definire in 300 euro l’indennità o se, invece, occorrano i provvedimenti attuativi
Fonte: La regolazione dei tirocini formativi in Italia dopo la legge Fornero
Come potete vedere, le regioni più “generose” sono l’Abruzzo e il Piemonte, con un rimborso spese degli stage di minimo 600 euro per 40 ore settimanali. Quelle più parsimoniose sono la Sicilia, l’Umbria e il Friuli, dove lo “stipendio” di base per gli stagisti è di 300 euro. La retribuzione degli stage nelle altre regioni mantiene invece una media di 400 euro mensili. La Lombardia e il Veneto sono infine le uniche due regioni a prevedere la possibilità per gli stagisti di ricevere buoni pasto.
Se dunque avete terminato un master e siete alla ricerca di uno stage finalizzato all’inserimento lavorativo, oppure siete stagisti in un’azienda che non vi riconosce il giusto importo previsto dalla legge, tenete ben presente quanto disciplinato dalla riforma Fornero e parlatene col vostro datore di lavoro o con la segreteria del master che vi ha procurato lo stage!
N.B. I compensi riportati nella tabella valgono solo per i tirocini “extracurriculari”, ovvero fatti al di fuori dei percorsi formativi scolastici o universitari, anche all’estero.