Come gestire il dopo colloquio di lavoro? È una domanda che a tutti noi sarà capitato di porci una volta tornati a casa, seduti davanti al pc, oppure in aereo, durante il viaggio di ritorno. In quei momenti sono tanti i pensieri che affiorano nella nostra testa: ci tornano in mente le nostre parole, quelle del selezionatore, quello che avremmo potuto dire, quello che non avremmo dovuto fare. Ci proiettiamo già nell’ambiente di lavoro, ci vediamo parlare con i nuovi colleghi, immaginiamo la nostra nuova vita da fuorisede o da persone finalmente economicamente autonome. Una volta tornati con i piedi per terra, i pensieri si diradano e insorgono i dubbi: Dovrei mandare una lettera di gratitudine? E se sì, dopo quanto tempo? Cosa dovrei scriverci? Quali sono le parole più giuste per non sembrare un morto di fame alla ricerca di uno straccio di lavoro?
In questo post proveremo a fare un po’ d’ordine e a fornirvi alcuni utili spunti su come scrivere una lettera di ringraziamento post colloquio che di sicuro contribuirà a definire la nostra personalità agli occhi del selezionatore.
Sebbene sia considerata da molti una pratica antiquata e fuori moda, mandare una mail di ringraziamento dopo un colloquio è comunque un segno di riconoscenza verso il tempo che selezionatori ed eventuali responsabili di progetto hanno investito per cercare di conoscere meglio la persona che si cela dietro il curriculum inviato via mail.
Confermando ulteriormente il nostro interesse verso la posizione ricercata e dimostrando che siamo soddisfatti del modo in cui abbiamo condotto il colloquio, la lettera di ringraziamento post colloquio permette anche di differenziarci rispetto a chi non la invia e in questo modo fornisce all’interlocutore un ulteriore elemento per ricordarsi di noi.
Quali caratteristiche dovrebbe avere una lettera di ringraziamento?
- Brevità: non occorre ricapitolare le nostre esperienze, abbiamo già sostenuto un colloquio per questo 🙂
- Neutralità: badiamo bene a non far trapelare in alcun modo le nostre emozioni, soprattutto l’ansia di conoscere l’esito del colloquio
- Riferimento al colloquio: questo consente al selezionatore di ricollegare meglio la lettera alla persona
Bene, abbiamo schiacciato il pulsante “Invia” e la nostra mail è partita. In pochi secondi finirà nella casella di posta del nostro interlocutore. A questo punto non ci aspetteremo mica una risposta immediata! Né sarebbe il caso di contattare il selezionatore con un’altra mail a distanza di 1-2 giorni.
Quanto tempo allora dovremmo aspettare prima di richiedere un feedback sul colloquio?
Sebbene al termine dell’intervista può capitare di sentirci dire che verremmo ricontattati in entrambi i casi e nell’arco di 1-2 settimane, dobbiamo considerare che i tempi di risposta sono sempre più lunghi di quelli comunicati. Non certamente perché il recruiter non sa far bene il suo lavoro, ma perché magari i profili da vagliare sono tanti, la fasi di selezione sono lunghe e i tempi interni di approvazione altrettanto dilatati. Cosa fare allora?
- Resistere all’ansia è già un buon inizio. Meglio evitare di fare mozze azzardate in preda al panico per poi pentirsene
- Aspettare piuttosto un tempo ragionevole di 1-2 settimane prima di farci vivi per chiedere un feedback in fase di colloquio, anche nel caso in cui l’azienda avesse precisato che sarebbe stata lei a contattarci
- Nel caso in cui a chiamarci per il colloquio fosse stata un’azienda di recruitment o un head hunter, è opportuno fare riferimento a loro per conoscere l’esito
- Mail o telefono? Meglio una mail, è meno invadente
- Usare sempre un tono neutro e propositivo, mai dare segni di nervosismo, ansia o delusione nel caso in cui i tempi non siano stati rispettati o abbiamo altre opportunità in sospeso
- Non dare per scontato che una risposta tardiva sia segno di disinteresse o dimenticanza
- In caso di rifiuto, evitare di sfogare contro l’intervistatore tutta la nostra delusione e rabbia con frasi tanto vere quanto fuori luogo come Se non vi chiamavo io… oppure Mi avete fatto aspettare tutto questo tempo per un no, nel frattempo ho perso altre opportunità. Farsi dare piuttosto la motivazionedel rifiuto, ci tornerà utile per i prossimi colloqui.
Di seguito un esempio di lettera di ringraziamento:
Gentile dott./dott.ssa X,
in seguito al nostro incontro avvenuto lo scorso GG/MM, desidero ringraziarLa per il tempo dedicato alla valutazione della mia candidatura per la posizione di Y.
Grazie a questo piacevole incontro ho avuto una prova tangibile della vostra professionalità e competenza e ho maturato in maniera ancora più decisa il desiderio di entrare a far parte di un team giovane, dinamico e qualificato come il vostro.
Augurandomi di risentirVi presto, vi confermo la mia immediata disponibilità a raccogliere le sfide legate al ruolo di Z.
Cordiali saluti,
MANNO Assunta