Nella classifica che ordina i Paesi per livello di competenza nella lingua inglese, sul podio trionfano svedesi, olandesi e danesi. Gli italiani invece, sono agli ultimi posti tra i Paesi europei.
L’Italia, nel 2015, si attesta al 28° posto nel ranking mondiale delle 70 nazioni in esame, dopo Paesi come la Spagna e la Germania ma prima della Francia, con un lieve peggioramento rispetto al 2014, quando era al 27° posto. Questo è il quadro che emerge dai dati forniti da EF English Live, che dal 2007 monitora annualmente i cambiamenti connessi alla conoscenza della lingua inglese in diversi Paesi (ad oggi 70).
L’Europa conferma il suo posto in testa all’indice, registrando i livelli di competenza più alti. I risultati migliori sono quelli ottenuti dall’Europa Settentrionale e da quella Centrale, le quali hanno via via rafforzato il proprio status. La Francia si distingue dal resto d’Europa per il suo basso livello di competenza d’inglese e si dimostra, in realtà, così indietro rispetto ai suoi vicini che il suo livello di competenza in inglese è simile a quelli dei paesi dell’estremo Est Europeo. Forse a causa di una avversione culturale all’inglese o dell’incapacità di riformare il sistema scolastico, la Francia sta seguendo una traiettoria diversa dai suoi vicini.
Per quanto riguarda la classifica europea, l’Italia rimane agli ultimi posti, dietro alla Slovacchia ma ancora davanti alla Francia, che nel 2015 perde 8 posizioni rispetto all’anno precedente. Ciò che emerge da questi dati è che, in Europa Occidentale, dei quattro principali paesi europei non madrelingua inglesi, tre hanno ottenuto un risultato inferiore alla media dell’Unione Europea. Si salvano la Spagna e l’Italia che, negli ultimi otto anni, hanno riportato risultati migliori rispetto agli anni precedenti, mentre la Francia rimane indietro.
In particolare, le donne conoscono meglio la lingua straniera rispetto agli uomini. In Italia le donne, hanno infatti un punteggio di 54.58 mentre gli uomini si attestano a 53.46. In linea con le tendenze globali, in Europa il dato è molto simile, 56.56 per le donne e 54.74 per gli uomini, mentre nel mondo 53.40 contro 52.08.
La diffusione di Internet, fattore rivelatosi strettamente correlato alla conoscenza della lingua inglese, indica la percentuale della popolazione di un Paese che gode di accesso a Internet. In Italia è stata registrato un valore del 58,5%, superiore rispetto alla media, ma di molto inferiore rispetto a quello della prima della classe, la Svezia, che raggiunge addirittura il 94,8%.
Lo strumento utilizzato è l’Indice di Conoscenza dell’Inglese EF EPI, (messo a punto da EF Learning Labs, divisione dell’azienda che si occupa di corsi e viaggi studio per l’apprendimento delle lingue straniere), che testa 910 mila adulti in 70 Paesi secondo una scala che è allineata al Quadro Comune di Riferimento Europeo per le Lingue Straniere: l’alto livello di competenza corrisponde al livello B2; i livelli di competenza buono, medio e basso corrispondono al livello B1. La competenza molto bassa corrisponde al livello A2.
“In un momento difficile per l’Italia come quello che stiamo attraversando, la conferma della posizione in classifica non mi stupisce anche se mi piacerebbe assistere a una crescita. – commenta Federica Tilgher, italiana d’origine e direttore advertising Europa della Divisione Digitale EF English Live, player mondiale nei corsi di lingua online. – Non tutti possono sostenere il costo di un corso di lingua all’estero e, per questo, la nostra missione è rendere l’apprendimento più accessibile attraverso la tecnologia.
Migliorare il proprio Inglese è un vero e proprio investimento: è uno strumento ormai fondamentale per muoversi nel mercato globale; soprattutto in quello del lavoro. I nostri dati ci dicono che sempre più adulti, oltre il 70%, utilizzano le nostre piattaforme digitali per motivi di carriera o di business.
La formula dei corsi firmati EF English Live è semplice: personalizzazione totale del programma d’apprendimento e lezioni interattive con insegnante altamente qualificato (one to one o di gruppo). Un binomio che, proprio per la sua grande flessibilità di utilizzo, consente di frequentare corsi specifici per il proprio livello e il proprio bisogno. Senza perdere tempo e con una verifica costante dei propri miglioramenti.