Giovani e occupazione: quale lavoro fare? Lo svela il Job Test di Unicusano

L’università lancia il social test che mette in relazione le attitudini professionali con le richieste del mercato

Imprenditore, insegnante o ingegnere? Qual è il lavoro ideale per ciascuna personalità? A rivelarlo è Job Test, il social test realizzato dall’Università Niccolò Cusano che promette in dieci domande di ottenere indicazioni sul ruolo professionale da ricoprire dopo gli studi universitari.

Secondo gli esperti di formazione dell’Unicusano spesso i giovani si ritrovano disorientati nel momento cruciale della scelta della facoltà: “Fare un lavoro che il mercato offre non vuole dire non fare ciò per cui si è portati. Con questo test aiutiamo i giovani e chi vuole rilanciare la propria carriera a capire qual è il mestiere a loro più adatto, incrociando le richieste del mercato con le proprie attitudini”.

I 12 profili che emergono dal test sono i seguenti: consulente legale, contabile, psicoterapeuta, ingegnere, manager delle risorse umane, insegnante, educatore sociale, marketing analyst, direttore generale, imprenditore, manager e direttore amministrativo. Secondo l’Istat buona parte di queste si classificano come le professioni “vincenti” tra quelle raggruppate dall’istituto dal 2011 al 2014, in 508 categorie. In questi anni l’occupazione è scesa di 319mila unità, ma il lavoro nel gruppo delle più ricercate è aumentato di 1,4 milioni di occupati.

In questo scenario, per costruirsi un futuro lavorativo solido nel più breve tempo possibile, è molto importante capire esattamente in quale direzione muoversi per sviluppare la propria professionalità. “Troppo spesso in Italia – spiega lo staff dell’Unicusano – abbiamo da una parte delle università che non preparano al mondo del lavoro, offrendo degli insegnamenti troppo legati alla teoria e poco alla pratica, e dall’altra dei giovani che non riescono a qualificarsi per svolgere le professioni al momento più richieste”.

L’obiettivo che si propone il Job Test è offrire, in modo giocoso e con l’utilizzo del linguaggio e dei canali più affini ai giovani, la possibilità di orientarsi in maniera corretta verso la scelta del percorso di specializzazione e verso la costruzione di una professionalità lavorativa solida, combinando in modo fruttuoso le attitudini personali con le richieste del mercato.