Il Master La mediazione come strumento operativo all’interno degli
ambiti familiare, penale, comunitario, civile e commerciale è un master di II livello, di durata annuale, erogato nelle lingue italiano/inglese, promosso dal Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata – FISPPA dell’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia.
All’interno della cornice normativa internazionale e ancor più in quella nazionale, si pone al centro della gestione delle controversie/conflittualità tra persone, enti ecc. la cultura della mediazione come prassi istituzionale a disposizione del procedimento giudiziario.
La peculiarità di tale prassi risiede nel fatto che essa riesce a diffondere, nei contraenti la controversia/conflitto, una cultura della gestione della relazione che risponde a criteri di giustizia e di equità generati dagli stessi contraenti, dunque di per sé trasmissibile.
Tale mediazione consente di:
- l’adozione di paradigmi riparativi che implichino la compartecipazione dei contraenti in qualità di gestori della controversia/conflitto che essi stessi hanno generato;
- poter rispondere alla richiesta di legalità della società, poiché consente alla “giustizia” di fuoriuscire da un’ottica di “sanzione”, ed entrare a tutti gli effetti nelle prassi quotidiane delle persone;
- la promozione della salute delle comunità in cui la applicazione dello strumento della mediazione consente la assunzione della responsabilità dei cittadini rispetto alla gestione dei conflitti e degli aspetti critici ad esse collegati.
Il master si caratterizza per una proposta di formazione professionale fondata e rigorosa, frutto degli anni di lavoro che i promotori del master e i docenti che partecipano alle attività didattiche hanno dedicato a questo ambito professionale. La portata del modello operativo proposto, ha fatto sì che il master si sia imposto in questi anni di attività rispetto al panorama nazionale ed internazionale come punto di riferimento per la supervisione scientifica, la valutazione dell’efficacia e l’analisi dei costi e benefici dei servizi di mediazione.
A livello nazionale il master collabora con istituzioni pubbliche e private, oltre che realtà del terzo settore, in riferimento all’implementazione di progetti di rilevazione delle esigenze di gestione dei conflitti e delle controversie in ambito comunitario, sanitario, civile e commerciale e penale. Il master collabora inoltre con enti locali per la progettazione e attuazione di interventi in ambito civico e familiare.
A livello internazionale, il master collabora con il Ministero della Giustizia dello Stato federale di Cordoba (ARG) per la formazione, la supervisione e la valutazione dell’efficacia dei mediatori afferenti alla Di.M.A.R.C (Direzione dei Metodi Alternativi per la Risoluzione dei Conflitti).
A livello internazionale, il master collabora inoltre – sia rispetto alle attività didattiche che alla direzione scientifica – con la Maestría Latinoamericana Europea en Mediación y Negociación (APEP-IUKB) promosso e organizzato dall’IUKB (Institut Universitaire Kurt Bösch), Università di Barcellona, Università Cattolica di Salta, Università di Buenos Aires, Università di Asuncón (Paraguay).
Il master rappresenta inoltre l’organismo di riferimento della delegazione italiana del World Mediation Forum di cui il Direttore del Master, Prof. Gian Piero Turchi, il ruolo di Segretario dal 2008.
Nell’anno accademico 2009-2010, il Master ha promosso la costituzione dell’ Associazione ONLUS “Mediatori senza Frontiere” il cui obiettivo è la promozione di uno scarto culturale e scientifico nell’ambito delle Politiche sociali attraverso la partecipazione attiva della comunità nella gestione autonoma dei conflitti che la riguardano.
Obiettivi
Il mediatore è colui che gestisce un processo in cui due o più parti, in conflitto o controversia tra loro, definiscono ciascuno una realtà propria che non consente la possibilità di individuare degli elementi in comune.
Obiettivo del Master diviene quindi la generazione di competenze inerenti la gestione delle dimensioni conoscitive che consentono la costruzione e il mantenimento della controversia o il conflitto.
Nello specifico il percorso formativo verterà alla costruzione di competenze per:
- la generazione di una realtà terza di mediazione tra le parti;
- la gestione della dimensione conoscitiva terza generata tra le parti in conflitto;
- la gestione dello strumento della negoziazione per generare una realtà in cui le parti possano governare il processo decisionale che li riguarda;
- l’individuazione e l’utilizzo di indicatori di processo e di risultato per una valutazione dell’efficacia degli interventi oltre che per un monitoraggio degli stessi;
- l’utilizzo di metodologie per l’analisi dei costi e benefici di servizi/interventi di mediazione.
Sbocchi occupazionali
Le competenze professionali acquisibili sono di carattere sia organizzativo che interattivo comunicativo, infatti attengono al piano delle relazioni intese in termini di gestione delle dimensioni conoscitive delle parti in controversia o in conflitto, nonché al piano della gestione del processo negoziale (dalla redazione di un piano di intesa alla stipula periodica e finale di accordi). Si tratta pertanto di competenze di gestione dei processi che tipicamente occorrono nelle situazioni di controversia e conflitto, spendibili in contesti quali Istituti e Associazioni di mediazione familiare, penale, civile e commerciale; Istituti di Pena; Enti locali; ASL; Tribunali; Studi legali; Attività di consulenza nella mediazione dei conflitti di coppia, comunità, istituzioni, organizzazioni; Comuni.
Nell’ambito di alcuni progetti di ricerca dell’Università degli Studi di Padova, condotti dal Master in collaborazione con enti locali e nazionali interessati allo sviluppo della mediazione, sono state rilevate le competenze che pertengono il profilo di ruolo del mediatore.
A fronte delle competenze rilevate, al termine del percorso formativo, viene effettuata la certificazione delle competenze acquisite attraverso la partecipazione alle attività didattiche e operative previste dal Master. Tale certificazione consentirà di evidenziale quali competenze – e in che misura – ciascun partecipante è nella condizione di poter utilizzare nell’ambito dell’esercizio del proprio ruolo di mediatore.
Contenuti
A partire dalla cornice normativa emerge come gli orientamenti internazionali e nazionali, pongano la necessità, non solo e soltanto, di promuovere e trasferire pratiche di mediazione, bensì di realizzare proposte che offrano presupposti per costruire prassi istituzionali.
Ciò comporta la definizione di:
- un modello operativo di mediazione e conseguentemente di un ruolo di mediatore che abbiano carattere di specificità;
- una linea strategica e metodologica volta al consolidamento delle pratiche di mediazione esistenti in best practices, intese come quelle pratiche che fanno riferimento a prestazioni o indicatori particolari e costituiscono dunque le applicazioni di eccellenza;
- servizi di mediazione la cui matrice organizzativa si muova all’interno di un’ottica di miglioramento continuo della qualità;
- metodi di valutazione dell’efficacia dei servizi erogati;
- metodi analisi dei costi e benefici dei servizi erogati.
Nel corso del Master verranno organizzate conferenze e seminari inerenti i contenuti previsti dalla programmazione didattica.
Nell’ambito di tali conferenze potranno essere approfondite tematiche di interesse che coinvolgeranno anche enti locali, nazionali e internazionali e professionisti che a diverso titolo operano nell’ambito del Sistema giudiziario e nella gestione delle Politiche sociali.
La partecipazione a queste conferenze da parte dei corsisti del master sarà a titolo gratuito e non obbligatoria ai fini del conseguimento del Titolo.
È
un master interessante, il costo però mi sembra un po’ alto….
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