Quali sono i criteri di scelta di un master universitario e come gli studenti italiani valutano la possibilità di frequentare un corso post laurea? A rivelarlo è l’infografica realizzata da Docsity.com, la piattaforma di social learning basata sullo scambio di informazioni e materiale didattico tra studenti universitari, delle superiori, professori, dottorandi e insegnanti, e intitolata Le caratteristiche del master perfetto.
Partendo dal presupposto che nella scelta di un master universitario è opportuno tenere in considerazione una serie di fattori quali le inclinazioni personali, gli sbocchi occupazionali, il costo e le testimonianze altrui, gli studenti universitari del nostro Paese sembrano essere accomunati da alcuni punti cardine sulla base dei quali valutano l’iscrizione a un determinato master piuttosto che a un altro.
L’indagine di Docsity, sviluppata per festeggiare il raggiungimento del primo milione di iscritti, ha rivelato infatti che il 63% dei 500mila studenti intervistati sceglierebbe un master in base al placement, ovvero alla percentuale di occupazione post master. I contatti tra l’ente che organizza il master e le aziende sembrano insomma essere più importanti del piano didattico in sé (21%). Seguono a grande distanza la notorietà della scuola (10%) e i costi (5%).
Venendo alle motivazioni che spingono un numero sempre maggiore di neolaureati a iscriversi a un master, l’infografica mostra come il 26% di loro metta al primo posto la possibilità di trovare lavoro e di ricevere più nozioni pratiche (26%). Il 24% degli intervistati vede invece il master quasi come un modo per occupare il tempo dopo la laurea, data la difficoltà nel trovare un impiego soddisfacente e in linea con i propri studi in tempi brevi. Tanto vale quindi continuare a studiare, oppure ritardare il più possibile la fine degli studi. E pensare che fino a qualche anno fa c’era chi pensava tutto il contrario. Interessante anche come solo l’8% degli intervistati non ritenga il master una scelta utile ai fini della costruzione del proprio percorso professionale.
Sebbene una buona percentuale di studenti pensi che l’acquisizione di un titolo in più e di una specializzazione abbia un peso notevole sul Curriculum, la stessa percentuale pensa che tale scelta non debba avere un peso altrettanto forte per le proprie tasche. Il l 71% del campione, infatti, ha dichiarato che spenderebbe per un master una cifra compresa tra i 1.000 e i 5.000 €, il 22% tra i 5.000 e i 10.000 €, il 5% dai 10.000 ai 20.000 € e solo l’1% più di 20.000 €. Tanto pagano mamma e papà, nel 37% dei casi. Il 31% cercherebbe invece di accedere a una borsa di studio, il 29% sarebbe disposto a cercarsi un lavoro per pagarsi il master (ma se fanno il master per trovare lavoro, che lavoro farebbero per pagarsi il master?!), mentre solo il 3% sceglierebbe un prestito bancario.
Fa riflettere, infine, come la gran parte degli studenti preferirebbe frequentare un master all’estero, ma senza allontanarsi troppo: il 44% opterebbe per una città europea, il 39% rimarrebbe in Italia, mentre solo il 16% sarebbe disposto a varcare le frontiere extraeuropee.
E voi quali aspetti valutereste nella scelta di un master? Credete ancora alla loro utilità nel mondo del lavoro?