Le nuove tecnologie hanno portato radicali mutamenti nelle abitudini di vita quotidiana, ma questo mutamento complessivo, già ampiamente diffuso e stratificato, stenta a trovare una sua corretta ed organica collocazione nella progettazione delle abitazioni (e negli edifici del terziario).
Le prospettive in questo campo per gli anni a venire sono state individuate in maniera articolata e puntuale in uno studio di qualche anno fa promosso da ANIE (Homevolution), e tutti gli indicatori lasciano intendere un forte sviluppo nel periodo 2005-2010. Accanto alle problematiche dell’automazione e del comfort abitativo degli edifici (residenziale e terziario) rimane di grande attualità l’aspetto relativo al risparmio energetico, inteso sia come utilizzazione di dispostivi che impiegano forme energetiche rinnovabili (il solare innanzitutto), sia come utilizzazione di tecniche e materiali idonei ad introdurre adeguate forme di isolamento termico, sia infine come ottimizzazione tesa al risparmio delle tecnologie attualmente applicate. Ulteriore aspetto che attiene al benessere interno è il corretto trattamento ed isolamento acustico degli edifici che pur non comportando dirette implicazioni di risparmio energetico ha forti interazioni con la qualità della vita, sia in ambienti domestici che lavorativi. Gli aspetti menzionati non rientrano a pieno titolo in quell’insieme di conoscenze riconducibili alla domotica vera e propria, ma ne costituiscono senz’altro una attuale ed ineluttabile appendice, dal momento che una delle problematiche di cui la domotica si occupa è proprio quella dell’ottimizzazione dei consumi energetici.
La difficoltà di una forte espansione dei settori appena delineati ha cause molto diverse, ma tra queste sembra ragionevole individuare anche la mancanza di una adeguata diffusione ed una cultura delle nuove tecnologie applicate alla gestione degli edifici e l’assenza di figure professionali, con una preparazione trasversale ed articolate, che sappiano intervenire a sostegno dei progettisti canonici.
Queste nuove professionalità, in parte esistenti in altri paesi, devono possedere le necessarie conoscenze tecnico-scientifiche di base, ma anche le competenze in relazione alle più recenti tecnologie del settore in modo da poter progettare, integrare con altri apparati e programmare i sistemi di gestione automatizzati. Inoltre devono essere informati sulle tecniche di progettazione degli impianti e sulle normative di legge in vigore nel nostro paese per quello che concerne l’impiantistica elettrica.
Ancora, queste figure devono rappresentare le appropriate interfacce tra committenza (sia pubblica che privata) ed imprese in tutte le problematiche che riguardano la progettazione, l’installazione, la verifica di impianti tecnologici che abbiano a che fare con la problematica del comfort domestico, del risparmio energetico e dell’isolamento termo-acustico.
Per agevolare la nascita di queste nuove figure professionali e per concorrere alla loro formazione tecnico scientifica proponiamo la creazione di un Master di I livello in Automazione e comfort degli edifici residenziali e terziari rivolto a quanti vogliano approfondire la conoscenza sulle problematiche relative alle tecnologie, ai materiali, ai dispositivi attinenti al comfort ed alla gestione degli edifici nel senso appena indicato.
Destinatari
Sono ammessi a frequentare il Master i laureati provenienti dalle Facoltà di Scienze, Ingegneria e Architettura in possesso di laurea di I o di II livello e i laureati del vecchio ordinamento. Inoltre il Consiglio del Master potrà prendere in considerazione le immatricolazioni di laureati ad indirizzo scientifico con titolo differente dalle discipline menzionate. L’iscrizione al Master è incompatibile con la contemporanea iscrizione ad altri corsi universitari.
Note
Durata L’ordinamento del Master prevede un totale di 408 ore di didattica frontale, ed almeno 100 ore di laboratorio didattico oltre a stages presso ditte del settore con cui l’Università è convenzionata. I corsi di base comprenderanno non più del 35% dell’impegno formativo mentre il restante 65% sarà utilizzato da esperti professionisti per insegnare corsi specifici. I corsi specifici saranno tenuti da esperti delle aziende in convenzione con questo progetto. Il corso dura 1 anno accademico. L’attività formativa prevede 60 crediti formativi, pari a 1.500 ore, di cui 408 ore di attività didattica cosiddetta frontale, cioè con la presenza di docenti (lezioni tradizionali ed esercitazioni guidate). Saranno riconosciuti, come attività formative fino ad un massimo di 20 CFU, eventuali crediti acquisiti successivamente al titolo di studio che da accesso al Master, purché certificate e coerenti con gli insegnamenti del Master. Comunque gli eventuali crediti dovranno essere riconosciuti da una commissione proposta dal Consiglio del Master.